sabato 30 giugno 2012

Non felice ma..

Ogni tanto ripenso a  quando rinunciavo ad andare a cena fuori perché avevo troppo freddo e non volevo vedere nessuno. A quando piangevo di fronte a 100g di ceci sconditi perché non riuscivo a mangiarli.
Nessuno capirà mai cosa vuol dire, se non l'ha passato.
Ed è una piccola vittoria  ogni volta che esco e mangio uno yoghurt gelato con nutella dopo cena.
Eppure ieri non è stata la prima volta che succedeva da quando è cominciato il ricovero.
Ma mai come ieri mi sono stupita di me.
Mi sono sentita orgogliosa della mia forza, perché sento che in qualche modo uscirò anche da questo momento di ricaduta.

A volte provo una strana sensazione di gioia nel sapere di poter uscire a cena (anche se mangio in modo diverso dagli altri); nel poter mangiare i miei 200g di ceci conditi (anche se con "troppo poco olio").
Nessuno capirà mai cosa vuol dire, se non l'ha passato.

:)

mercoledì 27 giugno 2012

Speranza

Non voglio essere schiava della malattia.
In questo periodo sono peggiorata molto, ma ora basta.
Voglio tornare a farmi meno problemi, e vivere meglio.

Cara anoressia, non mi avrai mai.
Io sarò più forte delle mie paure.

Di anoressia non si vive, si muore.
Si muore e basta.
E quando crediamo ne valga la pena non è perché siamo "libere dal cibo", ma anzi, perché esso ci controlla.
Siamo schiave del nostro bisogno di scappare da lui.

Voglio essere felice.