domenica 9 settembre 2012

La storia sul corpo.

Varicella. Tagli sulla bocca. Cadute mentre correvo. Una tipa con un secchio di plastica. La macchinetta del caffè.
Il ricordo di vecchie scarpe scomode.
E poi il segno di un ago,
trascinato e premuto su tutto il braccio.

Al tempo avevo già problemi col cibo,
ma fu la prima volta in cui mi feci coscientemente del male, tra un abbuffata e l'alta, nascondendomi
dietro a una scusa.

Siete mai stati stanchi del vostro modo di ferirvi?
Avete mai riflettuto su quanto tempo perdiamo odiandoci?
Avete mai creduto
di essere votate all'autodistruzione?

Vi siete mai chieste cosa vi impedisca di cambiare?

 Avete mai sognato di essere come tutte le altre?

A volte ho la sensazione
di temere più la felicità, che il dolore.
Come se le ferite autoinflitte mi aiutassero a sentirmi.
Come se servissero a tracciare dei confini,
a definire me stessa, a separarmi dal resto.
Come se la normalità mi facesse paura.

3 commenti:

  1. Vi siete mai chieste cosa vi impedisca di cambiare?

    Paura di lasciare l'unica certezza che si ha...

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  2. Per me invece è più la paura di non sapere chi sono oltre a tutto questo.

    Vi abbraccio, ragazze.

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Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.