giovedì 28 febbraio 2013

CrisiNera

L'altro giorno riflettevo con altre volontarie
sul fatto che ciascuna di noi,
anche se non dovrebbe,
un bambino "preferito" ce l'ha.
Anzi, forse più d'uno, visto che è raro ritrovare le stesse facce
da una settimana all'altra (per fortuna).
Io ne ricordo tre, in particolare.
Uno è Dany.
Il bambino con gli occhi chiari.
Poi c'è Matilda,
la prima in assoluto che feci giocare,
e che mi diede la forza di continuare quella
che ritenevo un'attività per me troppo difficile,
per la quale mi sentivo profondamente inadeguata.
Ma i suoi sorrisi, così dolci e spontanei, mi hanno aiutata.
Forse non saprà mai, che mi ha salvata.
Salvata dal dolore dell'ennesima prova della mia incapacità.
E poi c'è A., che non rideva quasi mai,
ma che mi diceva sempre "Sei Simpatica",
lasciandomi sempre senza parole.
Lei forse mi mancherà più di tutti.
Mi mancherà, perché probabilmente all'ospedale non ci incroceremo più.

Soprattutto, perché oggi ho avuto gli orari dell'università,
e ho scoperto di non avere un briciolo di tempo per
il volontariato.
Lo avrei se decidessi fin da ora di restare indietro con gli esami.
Ma non me lo posso permettere.
E quindi anche quella mia unica "porta di felicità" si chiude.

Mi rifugio nel cibo, in tanto cibo.
E mi sento di nuovo orrenda, come non accadeva da un po'.

Mi chiudo in casa, perché non voglio dover incontrare le mie amiche
e confrontarmi con le loro giornate, le loro vite piene.
Mentre io, sono sempre vuota, sono sempre "senza".
Senza un padre, senza divertimenti, senza speranza.

L'unica cosa che mi solleva,
strano a dirsi,
è il mio libro di Psicopatologia,
a cui dedico le mie giornate.
Ho poche speranze di riuscire davvero a fare QUEL lavoro,
o uno simile. E non ci credo.
Mi dicono tutti che con una media così,
se non ce la faccio io, chi potrebbe?

Ma alla fine, io non ce la faccio mai.

Volevo ringraziarvi per le belle cose che scrivete sempre.
Non so come facciate a seguire questo blog.
A volte trovo le mie stesse parole prive di senso.

5 commenti:

  1. Quanto ti capisco...anche per me è sempre difficile rapportarmi con gli amici...ad esempio ieri mi ha chiamata un mio amico per avere mie notizie. Lui va a scuola, mi ha raccontato delle sue uscite con gli amici e dello studio . Poi arriva la domanda " e tu? Che mi racconti di nuovo?".
    Silenzio imbarazzante.
    Cosa ti racconto?
    La mia vita ruota solo attorno a cibo e ossessione per la scuola. Niente altro. Niente uscite, niente cavolate. Il vuoto.
    Ti capisco e ti stringo forte.
    Mi spiace x il volontariato, non ci voleva...però non mollare.
    Io ti sino vicina

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  2. Dai, pensa che, SÌ, che ce la puoi fare davvero a fare il lavoro che sogni, non è solo questione di media...tu hai la PASSIONE...
    Non puoi aver paura di confrontarticon le altre persone, tu sei davvero una persona fantastica...molto più di quanto pensi! Hai degli impegni così NOBILI, che nessuno può capire..ed è per questo, che gli altri sono troppo diversi da te, perché tu ti occupi di cose bellissime...mentre gli altri si trovano tra di loro perché hanno tutti la stessa solita vita "normale" mentre la tua, è straordinaria perché sei tu ad essere straordinaria..
    Lo so, non pensi di esserlo e le tue sofferenze coprono quanto di straordinario ci sia in te...ma credi a chi ti "guarda" da fuori...è così, sei speciale!
    Un abbraccio grande

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  3. E' incredibile a volte la forza che può dare un solo bambino...Comunque sei sicura di non riuscire a continuare? Non so se hai tirocinio/presenze obbligatorie...in caso contrario non seguire qualche lezione non equivale a restare indietro con gli esami :)
    Sarebbe quasi stupido dirti di non rifugiarti nel cibo, come se potessi deciderlo...ma cerca di non far finire la tua vita a quello, scommetto che non hai poi così tanto in meno rispetto alle tue amiche!
    Ho iniziato a leggere il tuo blog perchè scrivi in maniera vera e senza filtri come piace a me, le parole sconnesse le capisco più dei paroloni e dei discorsi complessi e con la punteggiatura a posto :)

    ps: grazie per i commenti sul mio blog! Grazie del complimento, ma non sono poi così bella :*

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  4. Mettiamola così, stai studiando per poter aiutare più persone di prima.
    E quelle che "perdiamo" non sono mai perse veramente finché ne conserviamo il ricordo.
    Ti abbraccio.

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  5. Hellie, siamo umane: perciò è normalissimo avere delle "prefernze", o meglio, incrociare delle persone che ci vanno più congeniali rispetto ad altre. L'importante è che, nonostante questa consapevolezza, riesci comunque a comportarti con professionalità con tutti... cosa che non dubito tu riesca a fare.

    In quanto al discorso degli impegni universitari e al dover perciò rinunciare a quest'attività di volontariato... non hai modo di traslarla su altri orari? Mi spiego: anch'io prima dell'università facevo sport nel pomeriggio. Poi, con gli impegni universitari e lo studio, di pomeriggi liberi neanche a parlarne. E allora ho spostato lo sport dopo cena, mi sono iscritta al turno serale di karate, invece di quello pomeridiano che aveva fatto durante tutti gli anni di scuole superiori. Ecco, non credi che potersti fare qualcosa del genere anche tu con il volontariato?

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Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.