giovedì 14 febbraio 2013

Sospesa

Mi muovo di continuo, ma a vuoto.

Tutto ciò che faccio,
è un modo come un altro per vedere le ore passare.

Adesso aspetto. Aspetto.
Aspetto ancora.

L'arrivo del manuale di fotografia che ho ordinato.
{LUI ha lasciato qui due macchine fotografiche bellissime. Me le devo meritare.}
La voglia di scrivere.
La voglia di uscire.

Aspetto. Con tutte le migliori intenzioni.
Aspetto il pranzo, la cena.
Aspetto di poter piangere da sola.
Aspetto di essere capita.
Aspetto.
Prima o poi, mi dico, cambierà qualcosa.
Prima o poi, mi dico.
E poi 
ripenso a tutto quello che non faccio accadere.
Alle occasioni perse.
Io non vivo, io occupo il tempo.
Io non mi muovo, io spreco energie.

2 commenti:

  1. sai, sei molto poetica nei tuoi post, mi piaci molto! una domanda? ma non ti senti capita dalla tua terapeuta? il che non sarebbe bello...Anch'io aspetto molte cose, l'importante è come, con che spirito, l'attesa può anche essere molto bella...

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    1. Con la mia terapeuta mi trovo bene, mi segue da praticamente due anni. Forse parliamo di due "attese" diverse. La mia è un'attesa dell'irreale, del "ciò che verrà dopo", senza soddisfazioni. Aspetto senza agire. E non va bene.
      Grazie mille dei complimenti.

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Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.