martedì 3 luglio 2012

Pro ana.

Parlando di Pro-ana.
Ho sempre sostenuto che anche voi foste ragazze da aiutare, esattamente uguali a me, con il mio stesso problema. Sono sempre stata contraria alla censura dei blog in cui si parla del proprio dimagrimento.
Trovo giusto che chiunque possa raccontarsi.

Ma c'è una cosa che non sopporto.
Non sopporto le persone che consigliano alle altre COME dimagrire o che INCORAGGIANO a farlo, soprattutto quando una persona può "ancora essere salvata".
Più che un "supporto nel dimagrimento" in certi momenti mi pare una vera ISTIGAZIONE, una sorta di terrorismo psicologico verso ragazzine fragili, che forse avrebbero solo bisogno di un appiglio per risollevarsi, senza dover passare tutto quello che altre hanno dovuto attraversare.

Io capisco che si possa "amare la magrezza estrema" (si può, certo. Siamo MALATE.), ciò che non capisco è con quale cuore, e soprattutto con quale cervello un individuo possa permettersi di aiutare qualcun altro ad ammazzarsi quando è evidente che questo qualcuno ha solo bisogno di una spinta verso la vita.

Anche quando ero certa, convinta, sicura che dimagrire fosse una mia scelta, un mio desiderio (..povera sciocca, davvero) non ho mai neppure lontanamente pensato di fare qualcosa del genere.
Perché un conto è farsi del male, differente è far del male ad altri.
Mi viene davvero da pensare che forse abbiamo due malattie diverse.
Un conto è essere pro-ana, un altro è essere anoressica.
Per lo meno mi auguro sia così.


Perché mi vergogno per voi, e mi vergogno di essere accomunata a voi.
Dovremmo aiutarci a GUARIRE, non ad ammalarci di più.




Vi suggerisco il blog di Veggie, che trovate nei link. C'è una bella distinzione tra pro-ana e anoressiche, con la quale fino ad oggi ero solo moderatamente d'accordo, ma che ora apprezzo a pieno e sottoscrivo.

2 commenti:

  1. E' ovvio che ognuna di noi, alla fine, è l'unica padrona della propria vita. Ognuna decide cosa fare di se stessa - se dannarsi o provare a salvarsi. Non dipende da nessun altro, in fondo, soltanto da noi stesse.

    Alla luce di ciò: io credo che chiunque sia liberissima di fare quello che vuole della propria vita. Se la scelta è quella di dimagrire fino a morire, posso dire che non approvo e non condivido, ma questo è meramente il mio parere.
    Quello che mi infastidisce perchè lo reputo altamente scorretto, invece, è il coinvolgimento altrui nel raggiungere i propri obiettivi... soprattutto se questo coinvolgimento può nuocere a chi viene coinvolto.

    In maniera molto terra-terra, questo direi alle ragazze che si definisono pro-ana/pro-mia:
    Vuoi dimagrire? Vuoi vomitare? Vuoi prendere lassativi fino a cagare le tue stesse budella? Okay, mi dispiace per te, ma è una tua scelta e io non sono nessuno per giudicarla. Se questa è la tua scelta, penso che tu abbia un qualche problema psicologico che dovresti curare con un apposito psicoterapeuta, ma se non vuoi farlo, anche questa è una tua scelta. Però, nel mentre che fai tutto questo, nel mentre che digiuni, vomiti, caghi, fai cose pericolose per il tuo fisico e per la tua sanità mentale, falle a casa tua. Chiusa nel tuo cesso. Se vuoi soffocare nella merda è una tua scelta, opinabile quanto vuoi, ma è una tua scelta... però, nel mente che lo fai, non ti permettere di tirare giù nella merda insieme a te anche altre persone. Non ti permettere. Perchè se pensi che dimagrire ti farà raggiungere la perfezione, io posso anche scusarti in virtù del fatto che sei certamente malata. Ma se cerchi di tirare dentro al tuo cerchio anche altre persone, allora vuol dire che le tue azioni sono scienti e deliberate, dunque non sei malata: sei solo una mediocre stronzetta.

    Poi, certo, io sono dell'idea che una persona pro-ana/pro-mia abbia un qualche disagio psicologico, sennò neanche ci penserebbe a scrivere certe cose, e penso anche che questo disagio psicologico dovrebbe essere trattato da persone competenti... però lo vedo come un disagio diverso da quello di chi ha un DCA. Magari il dolore sotteso è lo stesso, magari c'è la stessa sofferenza, ma viene incanalata in 2 modalità e dunque due psicopatologie differenti.

    E, tra parentesi, una cosa che mi verrebbe da chiedere a queste ragazze pro-ana/mia: Perchè tenete dei blog del genere? Perchè avete bisogno che qualcun altro, qualcuno di esterno, commenti i vostri post dicendovi quanto siete brave a fare quello che state facendo? Ma se avete bisogno di una conferma esterna alle vostre azioni, allora non siete davvero convinte di quello che fate e di quello che scrivete. E allora, i ritorna da capo: perchè scrivete un blog del genere, se voi per prime non siete convinte di quel che fate? Che senso ha scrivere cose di cui neanche si è convinte?

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    Risposte
    1. Veggie, guarda.. Ti quoto, ma proprio da morire.

      Ognuno è libero di autodistruggersi, ma per lo meno, che lo faccia senza portarsi dietro nessuno.
      Mi fa male vedere e leggere certe cose.
      Ho parlato con diverse ragazze che mi hanno detto che sono entrate davvero nella malattia quando un'altra ha consigliato loro come fare e ha confermato le loro paure sul peso, della serie "se il tuo bmi è superiore a 18.5 naturalmente sei una vacca".

      Le cose devono cambiare, voglio che non si parli più del fenomeno proana, ma di un nuovo fenomeno, quello che porteranno avanti ragazze che vogliono guarire, perché davvero, non se ne può più.

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Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.