lunedì 3 settembre 2012

Dopo cena mi sono guardata allo specchio, nel bagno di un hotel.
Prima di fare la doccia, i miei occhi hanno percorso il corpo riflesso.
Non è stato semplicemente un osservare, ma quasi uno scavare dentro.
Tra quelle ossa, quella pelle, dietro ai muscoli e al grasso.

Il busto sottile, con le braccia molli adagiate
lungo ai fianchi, orrendamente larghi.
Le cosce rilassate, sproporzionate, enormi.
Al loro centro, un piccolo spazio vuoto,
dal quale riuscivo appena a vedere
le mattonelle bianche sul muro.
Gli occhi spenti, stanchi, delusi.
Niente a che fare con la bellezza.
Quello che ho visto è stato il ritratto del vuoto.

Mi sono trovata completamente insignificante.







Ps. Non sono convinta del nuovo titolo del blog,
mi farebbe piacere se mi deste qualche consiglio in proposito.

2 commenti:

  1. Dire che ti capisco è superfluo.
    Un bacione, cerchiamo almeno una ragione per continuare a lottare <3

    RispondiElimina
  2. Spero di avere un motivo per continuare.. Lo scoprirò il 14: visita dal nuovo ginecologo. Se vengo fuori sterile sto pensando di perdere un paio di kg.
    Un abbraccio <3

    RispondiElimina

Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.