Dopo cena mi sono guardata allo specchio, nel bagno di un hotel.
Prima di fare la doccia, i miei occhi hanno percorso il corpo riflesso.
Non è stato semplicemente un osservare, ma quasi uno scavare dentro.
Tra quelle ossa, quella pelle, dietro ai muscoli e al grasso.
Il busto sottile, con le braccia molli adagiate
lungo ai fianchi, orrendamente larghi.
Le cosce rilassate, sproporzionate, enormi.
Al loro centro, un piccolo spazio vuoto,
dal quale riuscivo appena a vedere
le mattonelle bianche sul muro.
Gli occhi spenti, stanchi, delusi.
Niente a che fare con la bellezza.
Quello che ho visto è stato il ritratto del vuoto.
Mi sono trovata completamente insignificante.
Ps. Non sono convinta del nuovo titolo del blog,
mi farebbe piacere se mi deste qualche consiglio in proposito.
Dire che ti capisco è superfluo.
RispondiEliminaUn bacione, cerchiamo almeno una ragione per continuare a lottare <3
Spero di avere un motivo per continuare.. Lo scoprirò il 14: visita dal nuovo ginecologo. Se vengo fuori sterile sto pensando di perdere un paio di kg.
RispondiEliminaUn abbraccio <3