lunedì 4 marzo 2013

Un sorriso.

Un paio di giorni fa ho avuto una violenta lite con mia madre
rispetto ai nostri rapporti piuttosto freddi. E' come se dalla morte di mio padre
non riuscissimo a comunicare,
e lei incolpa me di questo.
E' vero, non ho molta voglia di condividere con lei i miei pensieri,
ma d'altra parte, con me mia madre non parla mai.
E' come un circolo vizioso, che dobbiamo riuscire a spezzare.
Non è facile, soprattutto perché lei si ostina a mettere in atto
alcuni comportamenti davvero molto fastidiosi.
Prima di tutto il sarcasmo che mette nel parlare dell'argomento cibo,
alternato ad un tono vagamente saccente.
Secondo punto, il suo trattenere le emozioni.
Io ho imparato dalla migliore.
E mi chiedo, come posso comunicare con chi per primo
tiene tutto per sé?
Ogni tanto qualche sforzo lo faccio.
Magari le accenno qualcosa, ma lei non mi ascolta neppure.
Fa una mezza risatina (falsissima), fissa il televisore.
E boh.
Addio.
Durante la nostra discussione, mia madre non ha fatto che urlare
che lei è stata un genitore orribile, che la colpa è tutta sua (dei miei disturbi, intende).
Ed io mi sono sentita colpevole di averla fatta soffrire.
Mi ha fatto male.
E' sempre così. Quando deve dire qualcosa, esplode.
Non parla, esplode.
E per me diventa davvero difficile sopportarla.

In ogni caso,

sono tornata all'università per MOLTE faticosissime ore.
E che dire,
mi sento soddisfatta.
Oggi va meglio.
Finalmente posso studiare quello a cui sono interessata.
Spero di avere dei buoni risultati agli esami,
ma soprattutto, spero di imparare davvero.
Sono andata a pranzo coi miei compagni,
facendo un enorme sforzo per non rinchiudermi a studiare,
per cercare di cominciare a legare con loro.
Brava Hellie (tecnica di rinforzamento positivo, autosomministrato xD)
Ho voglia di essere sana.
Perché per diventare una psicologa (e poi una psicoterapeuta)
devo esserlo.
Il "prezzo" per vivere,
il "prezzo" per aiutare il prossimo,
è rinunciare ai comportamenti autolesionisti,
ai digiuni,
alle fobie,
alle fissazioni,
alle lacrime,
ai "NO",
all'inadeguatezza che sento,
alle critiche che mi rivolgo,
al perfezionismo,
alla malattia.
Ce la farò.

Grazie per il vostro affetto.
Vorrei stringervi una a una.

26 commenti:

  1. Ma prima della morte di tuo padre com'era il vostro rapporto?
    Io anche con la mia non ci ho quasi per niente rapporto se non per le vicende giornaliere per forza di cose...ed anche lei ogni volta che litighiamo scarica a me la responsabilità del nostro non rapporto come se fosse una figlia a doversi avvicinare alla madre e non viceversa, d'altronde siamo cresciute con loro, e se siamo così è il frutto del loro modo di abituarci e farci vivere mescolato magari un pò al nostro carattere. Non sentirti quindi responsabile di questo come neanche quando lei dice che è colpa sua dei tuoi disturbi, non c'è mai un solo motivo scatenante anzi forse neanche c'è un vero motivo...
    Spero riuscirai nei tuoi desideri e se è davvero il tuo sogno riuscirai sicuramente anche a mettere da parte tutto il negativo che puoi fare a te stessa :*

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    1. Prima il rapporto non era così definito, soprattutto nell'ultimo periodo la situazione era molto difficile, e probabilmente non avevamo neppure il tempo di occuparcene.. Ora è difficile, dobbiamo riequilibrare tutto da capo.
      Grazie di tutto. Un abbraccio

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  2. Ti capisco molto bene per quanto riguarda il rapporto con tua madre. Anche per me è difficile ... un po' colpa sua, un po' colpa mia ... un po' ... boh.
    Vedo che anche tu sei molto esigente con te stessa riguardo l'università. Io mi sono sempre chiesta se lo faccio davvero per me stessa o per far si che mia madre sia orgogliosa di me, almeno su questo fronte.

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    1. Io lo faccio perché sono una perfezionista, quindi né per lei, né per me. Solo perché lo sento come un dovere. Un abbraccio

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  3. hai mai penasto alla terapia familiare? qualche incontro tu e lei insieme aiutate a comunicare, è straordinario...solo un'idea scusami, se vuoi sapere altro, scrivimi.

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    1. Facciamo periodicamente delle sedute insieme, credo ne faremo un'altra in questi mesi, ce n'è davvero bisogno!

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  4. Ti capisco molto bene, mio padre si comporta così con me da sempre..o sta zitto o esplode e urla...e anche io con mia madre non parlo, poi arriva il momento in cui devo x forza dire qualcosa e inizio a piangere e a urlare..ogni volta che si parla di qlcs di serio..ovviamente a voi la situazione è diversa, avete avuto una perdita terribile, ed è normale che si cambia o si peggiora, se prima c era solo una punta di questo comportamento adesso si è sicuramente ampliato...secondo me dovreste mettervi a tavolino, dire tutto ma davvero tutto! Anche che lei fa la sarcastica dove non deve ecc...altrimenti penso che andrà solo peggio e vi allontanerete di più..
    È vero, noi dobbiamo stare bene per aiutare gli altri altrimenti non potremo mai nemmeno pensare di coronare questo sogno..buona giornata, ti stringo

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  5. E tu ce la farai. Riuscirai a andare bene all università, a uscire con gli altri, a diventare psicologa. Riuscirai a liberarti dalla bestia. Non sei sola in questa lotta, io ti sostengo, ti sarò vicina.
    Sei forte tesoro. Forza non mollare

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    1. Noi ce la faremo,
      e noi siamo forti.
      Ricordiamocelo!

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  6. che bel sogno. in questo momento condivido come fosse mia la parte sull'"imparare davvero".
    ti abbraccio ;)

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  7. Non voglio diferndere tua mamma... ma anche lei, esattamente come te, ha perso una persona importantissima per la sua vita. Io credo che in realtà non ce l'abbia affatto con te... ma che stia malissimo lei per prima di fronte a quello che è successo, e poichè non sa come elaborare il lutto, riversa erroneamente su di te quello che la fa stare male. Per, entrambe avete subito la stessa perdita... ed entrambe state male per questo. Io credo che dovreste parlarne, di questo. Per non rimanere entrambe prigioniere di un dolore così grande da sembrarvi incomunicabile... ma che, se riusciste a parlarne, scoprireste che lo condividete... e che insieme potete darvi la forza per andare avanti.

    Ti faccio un enorme in bocca al lupo per il tuo percorso universitario, tra l'altro: ti stimo molto. Io non sarei mai stata capace di fare una facoltà come psicologia.

    Ti abbraccio forte forte...

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    1. Veggie!! Che bello sentirti..
      Hai, ragione, su tutto. Non è facile però condividere. Almeno per me :(

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  8. mi dispiace per il rapporto con tua madre..
    sai credo che lei abbia paura..
    non riesce a relazionarsi con te..
    perchè ha paura a farlo..
    è come un bimbo che impara a camminare..
    il sarcasmo spesso è un'arma di difesa..
    non vuole scoprirsi..
    poi proprio con te che sei sua figlia..
    molti genitori hanno ancora di questi pudori atavici..

    per la tua realizzazione professionale e personale..
    ti auguro di riuscire a coniugarle entrambe..
    e che stanca ma felice alla fine del tuo percorso e dialogo con te stessa..raggiunga la pienezza..di pensiero e di appartenenza..

    ti stringo forte

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  9. Cucciola anche la mia mamma era così...non riuscivamo mai a comunivare ma da quando ha intrapreso pure lei una terapia per genitori di ragazze con dca è cambiata tantissimo...magari potrebbe essere utile anche alla tua mamy no?!cmq brava che stai reagendo e lottando per il tuo futuro...sei grande...

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  10. sono tornata, spero ti ricodi di me, è successo qualcosa che mai potrei immaginare. speo ritorni a sostenermi ciao hellie

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  11. spero che questo tu silenzio virtuale sia dovuto ad un buon periodo. tifo per te.

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  12. E' un po' che non scrivi... spero sia tutto okay.
    Ti abbraccio forte forte...

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  13. E' la prima volta che capito sul tuo blog, vedo che non ci sei da un mesetto, spero che torni, mi piace molto quello che scrivi.
    Buona fortuna con tutto

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  14. da quando ho iniziato ad andare dalla psychologa mia mamma si autocolpevolizza di continuo, telefonate pregne di meaculpa e io che le dico "no ma guarda che io lì parlo di tutt'altro". ma non è vero. e non glielo confesserò mai.

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Un'impronta su questa strada bagnata di pioggia.